E se le auto a guida autonoma non fossero più una prerogativa dei film di fantascienza? In un prossimo futuro potremmo vedere su strada vetture fino ad ora confinate nella nostra immaginazione.
I sistemi ADAS (Advance Driver Assistance System), ovvero i sistemi tecnologici di assistenza attiva e passiva alla guida, sono progettati per ridurre errori e distrazioni al volante. Nei prossimi anni diventeranno componenti essenziali dei veicoli, rendendo la circolazione stradale più sicura. È stato stimato che già nel 2030 il 54% delle auto circolanti sulle strade europee sarà dotato di ADAS.
Oltre a migliorare e semplificare l’esperienza di guida, gli ADAS rappresentano gli strumenti essenziali per lo sviluppo e l’implementazione della guida autonoma dei veicoli, nonché una garanzia per la sicurezza. Proprio per questo Program Autonoleggio, azienda specializzata nel noleggio a lungo termine, informa costantemente i driver sui sistemi tecnologici di assistenza e li aiuta a capirne il funzionamento.
5 livelli di automazione del veicolo.
SAE International (Society of Automotive Engineers), Società Internazionale degli Ingegneri Automobilistici, ha suddiviso i veicoli in base al livello di funzionalità automatizzate possedute, creando un sistema standard di classificazione composto da cinque livelli di automazione.
Livello 0: nessuna automazione. Il conducente ha il pieno controllo del veicolo. I sistemi di supporto non interferiscono con la guida, ma si limitano a fornire segnali di allarme.
Livello 1: guida assistita. Il guidatore ha sempre il controllo del veicolo, ma può decidere se attivare sistemi di assistenza che lo coadiuvano nella guida e che gli garantiscono maggiore sicurezza. Per esempio, i sistemi ADAS di primo livello possono fornire supporto al guidatore sterzando o frenando/accelerando.
Livello 2: automazione parziale. L’autista è sempre responsabile del veicolo, ma i sistemi possono prendere il controllo del volante e sterzare e frenare/accelerare autonomamente. Il conducente non si può distrarre durante la guida, poiché deve essere in grado riprendere il controllo del veicolo in caso di emergenza.
Livello 3: automazione condizionata. Il guidatore può delegare al veicolo la guida, distraendosi anche per lunghi periodi di tempo, senza necessariamente dover tenere le mani sul volante, ma rimanendo sveglio per riprendere tempestivamente il controllo in caso di emergenza. In certe condizioni stradali, come per esempio in autostrada, il sistema può guidare il veicolo in modo completamente autonomo, mantenendo il controllo completo delle sue funzioni.
Livello 4: alta automazione. Il veicolo può procedere in modo indipendente senza intervento del guidatore per la maggior parte del tragitto, anche in situazioni di traffico urbano complesse. L’autista deve rimanere capace di guidare, ma potrebbe svolgere altre attività o addormentarsi durante il viaggio. In caso di emergenza il sistema porta il veicolo in sicurezza fermandolo.
Livello 5: completa automazione. Il veicolo assume tutte le funzioni di guida e si muove autonomamente in tutte le condizioni di guida e situazioni di traffico, senza necessità di conducente o intervento umano. Le persone a bordo sono meri passeggeri, a cui non è mai richiesto di guidare, neppure in caso di emergenza.
Attualmente i veicoli autorizzati a circolare su strada sono quelli fino al livello di autonomia 2. La tecnologia per il livello 3 è pronta, ma in attesa di normative che ne permettano l’utilizzo su strada pubblica aperta al traffico. Ad oggi non esistono ancora sistemi di guida di quinto livello, ma si ipotizza che in futuro questa tipologia di veicoli potrà muoversi anche nel traffico cittadino, seppure inizialmente a velocità ridotta, aprendo anche nuove possibilità di mobilità a persone con disabilità.
Sicurezza stradale
Alcuni dei sistemi avanzati di assistenza alla guida diventeranno obbligatori per tutti i nuovi veicoli omologati a partire dal 6 luglio 2022. Dal 2024, invece, tutti i veicoli di nuova produzione saranno provvisti di sistemi ADAS. L’obiettivo della normativa introdotta dall’Unione europea è quello di rendere più sicura la circolazione stradale, ridurre gli incidenti e la gravità dei sinistri, puntando a raggiungere l’ambiziosa soglia di zero vittime derivanti da incidenti stradali. Di conseguenza, non è da sottovalutare l’impatto che l’introduzione dell’obbligatorietà degli ADAS avrà anche sul settore assicurativo.
Sicurezza informatica
L’aumento della tecnologia e della connettività delle auto genera sfide in termini di sicurezza informatica. Per questo, le case automobilistiche stanno sviluppando ricerche assieme agli esperti di sicurezza informatica. L’obiettivo è studiare le vulnerabilità dei veicoli dotati di sistemi ADAS, per sviluppare soluzioni che ne garantiscano la sicurezza.